Il tema delle energie rinnovabili sta registrando un’importanza crescente per aziende e privati. Diversi gli studi che ne testimoniano la validità, a cominciare dalla Bloomberg New Energy Finance (acronimo BNEF), che nasce nel Regno Unito nel 2004 con l’intento di raccogliere e divulgare dati rispetto alle novità in campo energetico.

Di recente, ha diffuso ben due report denominati rispettivamente Power Transition Trends 2024 e 2H 2024 Renewable Energy Investment Tracker ovvero Tendenze della transizione energetica 2024 e 2H 2024 Monitoraggio degli investimenti nelle energie rinnovabili. I risultati sono incoraggianti.

I risultati degli studi

L’obiettivo europeo è la totale decarbonizzazione entro il 2050 e secondo BNEF siamo sulla buona strada: energie eolica e solare sono state impiegate a livello mondiale per l’83% in più nel 2023 rispetto all’anno precedente, mentre quella idroelettrica prodotta è stata pari al 14,7% del fabbisogno totale.

Paesi come il Pakistan sono interessanti new entry che hanno fatto impennare questi numeri, in particolar modo per quanto concerne l’energia solare. E poi ve ne sono altri come la Germania, dove la mancata regolamentazione ha portato al crollo del prezzo dell’energia per un’eccessiva produzione di rinnovabili.

In netto calo è la crescita delle fonti fossili più inquinanti, che con il suo 6% risulta ai minimi storici. Si tratta di un traguardo che la dice lunga sulla tendenza globale a riferirsi a fonti più green per limitare i danni ambientali. E se il fotovoltaico, assieme all’eolico e all’idroelettrico sono le fonti più diffuse, non sono le sole.

L’introduzione crescente della pompa di calore

Gli impianti a pompa di calore per il raffrescamento e il riscaldamento di aria e acqua sfruttano un fluido refrigerante o uno scambiatore di calore. Per funzionare, prelevano aria dall’esterno e grazie a fasi di evaporazione, condensazione e compressione del liquido interno, restituiscono all’ambiente o al circuito a pavimento la temperatura desiderata.

Il consumo di energia elettrica e quindi l’immissione di CO2 nell’aria è veramente minimo e ciò si ripercuote positivamente anche in bolletta. Questo senza contare che i moderni sistemi a pompa di calore possono avvalersi del supporto di pannelli solari al fine di utilizzare maggior energia pulita. Per tutti questi motivi vengono sempre più utilizzati all’interno delle abitazioni contemporanee, rivelandosi soluzioni all’insegna dell’efficientamento e del risparmio energetico.

 

Energia geotermica

La geotermia azzera del tutto le emissioni di CO2. Sfrutta infatti il naturale calore presente nella crosta terrestre, ben visibile in geyser o acque termali. L’energia geotermica può essere recuperata grazie a centrali dedicate che prelevano direttamente il vapore dalle fratture del terreno, oppure raccolgono le acque dal sottosuolo al fine di usare l’evaporazione allo stesso modo.

Si tratta comunque di calore e vapori che mutano in energia meccanica, azionando delle turbine collegate a un alternatore: ed ecco energia elettrica completamente green. Ovviamente, l’acqua utilizzata verrà reimmessa nel terreno onde evitare qualsiasi forma di spreco. Anche questa tecnologia green sta riscontrando una diffusione crescente nel panorama nazionale.

Come sfruttare l’energia geotermica in ambito domestico?

Se in campo industriale appare quasi intuitivo l’uso della geotermia, a livello domestico occorre parlare di pompa di calore geotermica. In questo caso, la tecnologia a pompa di calore recupera direttamente dal terreno ciò che serve per riscaldare le stanze in inverno. Si può così produrre anche acqua calda sanitaria o alimentare termosifoni e impianti a pavimento.

In estate, tale circuito si inverte e il calore all’interno degli ambienti verrà invece riversato nel terreno, garantendo un fresco non eccessivo, ma comunque gradevole e privo di emissioni nocive.